26/06/2014 Roma - IL CONSOLE RUSSO DI ANCONA INVITATO ALL'ASSEMBLEA GENERALE DI FEDERCULTURE

Nella straordinaria Sala Accademica del Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma, in Via dei Greci, si è svolta l’Assemblea Generale di Federculture a cui sé stato invitato, come ospite, il Console Onorario della Federazione Russa di Ancona. Nella circostanza è stato presentato l’interessantissimo Rapporto annuale 2014 sullo stato della cultura in Italia, a cura del Presidente Roberto Grossi.
Il programma è iniziato con un breve saluto da parte del Direttore del Conservatorio Maestro Alfredo Santoleci. Quindi i lavori sono stati aperti dalla Vice Presidente di Federculture Gabriella Belli. E’ poi seguita l’ottima relazione di Roberto Grossi, un’analisi approfondita, chiara, ricca di dati, lucida, talvolta dura fino ad apparire spietata, ma profondamente realistica, sullo status attuale della cultura in Italia. Tuttavia, nonostante l’oggettività bruciante degli elementi offerti, il relatore ha riempito la sua disamina anche di proposte e di suggerimenti che hanno avuto il pregio della concretezza lontana da ogni forma di astrazione puramente accademica e virtuosistica. Tra l’altro il Presidente Grossi ha proposto il coinvolgimento dei talenti delle venti Accademia di Belle Arti e dei più di cinquanta Conservatori Musicali in Italia, con tutte le loro strutture, nella produzione degli eventi pubblici da parte di musei e di teatri, per dare un senso al loro cursus di studi e concretezza di tirocinio ai loro talenti e alle loro abilità tecniche.
Infine, cosa di grande importanza, il relatore ha sottolineato l’importanza cogente della contemporaneità e l’assurda disattenzione che, al contrario, la cultura ufficiale e le strutture politico amministrative le riservano, dimenticando che la contemporaneità di oggi sarà la storia di domani e se non la aiutiamo ad esprimersi, nel futuro avremo pagini mancanti nel libro della storia. Inoltre ha auspicato che, nelle Soprintendenze e comunque negli uffici che si occupano dei Beni Culturali storici e contemporanei, accanto alle figure dei soprintendenti, studiosi dello specifico, ne vengano ne messe altre, anch’esse specialistiche, come quelle dei manager culturali: i primi per occuparsi della tutela e i secondi della valorizzazione di attività che abbisognano di competenze diverse e di metodologie di intervento differenti.
L’intervento, ampio quanto esaustivo, ha avuto due pregi in particolare: il primo è che è stato mirato all’obbiettivo di ricondurre l’Italia a ricoprire il ruolo centrale, in Europa e del mondo, che ha sempre svolto nel corso della storia, di comunità produttrice di cultura, d’ invenzione, di creatività; il secondo è di essersi, finalmente, trovato in sintonia con la volontà politica degli attuali governanti, così come, almeno, essa è stata autorevolmente espressa dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini e dal Sottosegretario al Ministero per i Beni e le Attività Culturali Francesca Baratti, dai cui interventi è emerso che il governo sta attualmente lavorando nella direzione sostanzialmente indicata da Roberto Grossi. A cominciare da una collaborazione tra i due Ministeri rappresentati, che sono i gestori di altrettanti aspetti della formazione culturale per troppo tempo è stata separata e che va al più presto ricongiunta, l’Istruzione che guida e segue il processo di formazione e i Beni Culturali che si occupano del prodotto, per fare in modo che si ricostruisca quella unità fondamentale che i greci chiamavano techné e i latini ars, intendendo perà riferirsi allo stesso concetto di espressione dell’attività dello spirito.
Infine il Sindaco di Roma Ignazio Marino ha relazionato su non pochi interventi concreti di rinnovamento della politica cittadina, atti a far fruire, secondo modalità nuove più attinenti alle esigenze della modernità, i beni culturali anche se antichi.
Al termine dell’interessantissima assemblea, il Presidenti Grossi ha concluso i lavori: “Viviamo un tempo di transizione e di incertezza, ma l’Italia ha potenzialità enormi e risorse sulle quali fare perno per rilanciarsi. Dobbiamo smettere di rincorrere le emergenze e ripartire da un’idea di Paese in cui la cultura torni ad essere una guida fondamentale del progresso. Abbiamo bisogno di tornare all’economia reale. La cultura ha un ruolo determinante anche per la ricchezza economica e l’occupazione”.
Il Console Armando Ginesi si è vivamente complimentato con tutti i relatori esprimendo, anche da uomo di cultura, il suo apprezzamento per la giusta prospettiva, a suo modo di vedere, con cui i problemi sono stati impostati, nonché la determinatezza mostrata, sia dagli studiosi che dai politici, di darne esecuzione rapida e, soprattutto, logica.
Roberto Grossi, Presidente Federculture
Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ignazio Marino, Sindaco di Roma
Francesca Baratti, Sottosegretario al Ministero per i Beni e le Attività Culturali
L'Auditorium Santa Cecilia
a sx: Armando Ginesi con Claudio Bocci, Direttore ufficio sviluppo e rapporti istituzionali di Federculture
a dx; Armando Ginesi con Gerardo Lo Russo, già direttore dell'Accademia Belle Arti di Roma.
Sergey RAZOV, Ambasciatore Straordinario e Ministro Plenipotenziario della Federazione Russa in Italia con Avv. Marco GINESI, Console Onorario della Federazione Russa di Ancona.
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