11/10/2016 MOSCA - IL MENSILE RUSSO DEDICATO AI FESTIVAL CULTURALI INTERVISTA IL PROF. ARMANDO GINESI SULL'EVENTO
Dal 1 al 4 dicembre a Tula si svolgerà Festival - Concorso Internazionale dell’ arte e della cultura “Serate italiane in Russia”. Di come è nato questo importantissimo progetto bilaterale parla nell’ intervista il Console Onorario Emerito in Ancona (regione Marche) Prof. Armando Ginesi.

Professore Armando Ginesi, grande risonanza ha suscitato il Festival “Serate russe in Italia”, organizzato sulla Vs. iniziativa. Passato pochissimo tempo e ecco un nuovo passo serio. A quanto pare nei nostri tempi così difficili non esistono le barriere per collaborazioni culturali?
Le barriere, solitamente, esistono per altri motivi, di natura diversa da quelle culturali. Anzi, al contrario, la cultura è momento unificante. Nella mia lunga esperienza ho avuto mille prove della veridicità di questa affermazione. Una riguarda proprio la Russia ai tempi in cui era Unione Sovietica. Io ero allora consulente dell’Instituto de Cultura Hispanica di Madrid (Diretto dal compianto Luis Gonzàlez Robles). In quei tempi tra URSS e Spagna non esistevano relazioni diplomatiche (mi riferisco all’epoca in un cui Spagna dominava il generale Francisco Franco). Durante la guerra civile spagnola del 1936-39, il grande scultore iberico Alberto Sancha si era rifugiato in URSS dove è vissuto e morto, lasciando una sorella con il figlio architetto urbanista Jorge. Ebbene Gonzàlez Robles ed io, attraverso Jorge, riuscimmo a convincere il governo russo a prestare le opere dell’artista per una mostra da tenersi a Madrid e a Barcellona e a convincere il governo spagnolo a finanziare l’iniziativa. La cosa si fece e, dopo l’evento, i due Paesi riattivarono le relazioni diplomatiche.
Difficile così, su due piedi, a nominare un forum culturale aperto alla pari che sia orientato su scambi culturali. I Partecipanti non solo mostreranno le proprie capacità, ma potranno approfondire le conoscenze della lingua, cultura, tradizioni del altro popolo. Questa possibilità alza lo status del evento non solo per i partecipanti , ma anche per gli ospiti d’onore, artisti invitati, giurati. Chi vi ha risposto, chi ha sostenuto la Vs. importante iniziativa?
La riposta è venuta soprattutto da imprenditori, i più sensibili ad ogni forma di collaborazione tra la Russia e l’Italia, con una posizione nettamente contraria a quelle sciagurate sanzioni economiche sancite dall’Unione Europea su istigazione degli Stati Uniti.
Come è successo che il luogo dello svolgimento di “Serate italiane” diventata proprio Tula? Come lei valuta la risorsa organizzativa del festival?
Perché la città di Tula è stata la prima ad aver saputo del successo del format elaborato per l’iniziativa “Serate Russe in Italia” e dell’enorme successo da essa ottenuto. Ed ha pensato bene, quindi, di ripeterlo a Tula per ribadire come e quanto l’amicizia storica tra Russia e Italia resista al tempo e alle insidie di una certa miope politica internazionale.
La Città di Tula è la patria del poeta V. Gukovskiy, pedagoga K.Ushinskiy, scrittore geniale L.N. Tolstoj. La Tula famosa anche per samovar (bollitore del the antico russo), prianiki (dolce tipico, prodotto a Tula), garmoshki (fisarmonica tipica russa)
Quanto può essere curioso per italiani? Possiamo aspettarci una “invasione” dei partecipanti italiani?
Io sono sicuro che se l’evento culturale non costituirà un fatto isolato, ma verrà inserito in un contesto più ampio di collaborazione, lo scambio anche turistico tra le due realtà potrà rivelarsi proficuo ed interessante per entrambi. I due territori sono infatti ricchi di storia e di cultura, oltre che di paesaggi naturali, che potranno sedurre il turismo.
Nel programma del festival ci sono dei generi diversi. In Russia tutti conoscono l’opera italiana, canzone napoletana, cantanti italiani contemporanei. Purtroppo per noi del folklore italiano conosciamo veramente poco. Con cosa partecipanti italiani possono stupire il pubblico russo?
L’anima sincera di tutto ciò che proviene dal basso, dal popolo. E quindi la spontaneità che è il distillato migliore dell’anima italiana, espressa attraverso una forte dimensione creativa.
Al festival “Serate italiane in Russia” aspettano Console Onorario di FR in Ancona in carica Marco Ginesi. Possiamo considerare la sua visita come un nuovo scalino nello sviluppo della collaborazione culturale fra la Russia ed Italia? Come lei valuta le prospettive in questa direzione?
Certamente. Il Console Onorario della Federazione Russa di Ancona avvocato Marco Ginesi, che è stato per lungo tempo mio vicario ed ora è il mio successore, saprà essere un valido “ambasciatore” dal cui incontro col mondo politico, economico e culturale di Tula, potranno nascere molte altre future iniziative.
La regione Marche è molto famosa nella storia della pittura. Grande contributo alla conoscenza della quale si deve anche a Lei. Invece tradizioni musicali della regione? Di quelle potete dire qualcosa?
Anche nell’ambito del settore musicale, la regione Marche vanta una tradizione molto illustre: basti pensare che vi sono nati il creatore dell’Opera buffa Gian Battista Pergolesi nel Settecento; il neoclassico Gaspare Spontini tra il Settecento e l’Ottocento ed infine, per citare solo i più grandi, Gioacchino Rossini, il magico autore del “Barbiere di Siviglia” e di molte altre opere liriche. Accanto a questi giganti ci sono state, infine, figure minori ma altrettanto degne della grande musica da teatro, sinfonica e da camera. Infine il XX secolo ha visto operare circa quaranta grandi artisti delle arti figurative (pittori e scultori) che hanno contribuito alla produzione mondiale di altissimo livello.
I partecipanti, che verranno riconosciuti dal premio Gran Prix del Festival-Concorso “Serate italiane in Russia”, avranno la possibilità della partecipazione gratuita nel prossimo festival “Serate russe in Italia”, che è programmato alla fine del aprile 2017. Oltre la possibilità di esibirsi cosa dà questo premio?
Mi permetto di dire che la prima cosa positiva che offre la partecipazione al Festival “Serate Russe in Italia” è il contributo ad una sempre maggiore conoscenza fra i due popoli, le due culture, le due anime, nello spirito della convivenza e del principio della pace universale. Ma in un’ottica più pratica, se le due “organizzazioni” riusciranno a costituire un unico organismo di lavoro e ad elaborare, nel tempo, una programmazione in comune, davvero le due iniziative, separate ma con uno spirito unico, potrebbero diventare un grande evento capace di imporsi all’attenzione del mondo culturale non solo italiano e russo ma internazionale, come esempio della cultura che “proviene dal basso”, cioè che è frutto spontaneo del bisogno creativo e spirituale delle popolazioni, a prescindere dei singoli, grandi talenti dei geni, ma come capacità collettiva di concedere allo spirito della creatività di farsi canto, danza, musica, arte. Con due capitali morali: la regione Marche e la regione Tula.
Sergey RAZOV, Ambasciatore Straordinario e Ministro Plenipotenziario della Federazione Russa in Italia con Avv. Marco GINESI, Console Onorario della Federazione Russa di Ancona.
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