20/10/2016 PESARO - PRESIDENTE CAMERA COMMERCIO PESARO: LE SANZIONI ALLA RUSSIA COSTANO A NOI PIÙ CHE A LORO

il Presidente della Camera di Commercio Di Pesaro Urbino Comm. Alberto Drudi ha redatto una disamina puntuale sulla situazione conseguente all’economia marchigiana dopo le sanzioni imposte alla Russia e l’ha pubblicata sul “Corriere Adriatico” del 18 ottobre. Il Console ha inviato una breve nota di consenso che, non essendo stata pubblicata, diffondiamo attraverso i nostri strumenti di informazione.

 Alberto Drudi, Presidente Camera di Commercio Pesaro-Urbino

19/10/2016

Al Direttore del quotidiano Corriere Adriatico

Gentile Direttore,

in relazione all’intervento pubblicato ieri nel vostro quotidiano dal Presidente della Camera di Commercio di Pesaro Urbino dal titolo “Le sanzioni alla Russia costano a noi più che a loro”, in qualità di Console Onorario della Federazione Russa nelle Marche mi compiaccio per l’acutezza di quanto sostenuto dal Presidente che, del resto, coincide perfettamente con quanto questo Consolato da tempo sostiene, in scritti e in continue riu-nioni pubbliche e private con imprenditori e cittadini in genere.

E’ forse la prima volta, nella storia, che le economie sanzionatrici patiscono più di quelle sanzionate.

Ciò per una sconsiderata decisione dell’Unione Europea, si sa bene da chi a da dove ispirata, per non dire imposta.

Condividiamo, soprattutto, il punto in cui il Comm. Alberto Drudi fa riferimento al “diffuso silenzio assordante e sorprendente non solo delle istituzioni nazionali ma anche degli ultimi esecutivi delle Marche”.

Eppure l’economia regionale sta lacrimando per questa suicida decisione di Bruxelles e dei suoi ispiratori, i quali ultimi, mentre l’Europa soffre, continuano a far affari, anzi ad incrementarli, proprio con il Paese contro il quale si sono pretese le sanzioni.

Tanto più che avevamo offerto, in più occasioni, sopra un piatto d’argento, al Governo regionale marchigiano, soluzioni atte a parzialmente rimediare al problema delle sofferenze dell’esportazione di prodotti e dell’incremento di turismo russo.

Ci siamo sentiti rispondere che “il mercato di quel Paese non era più una priorità della Regione Marche”.

Con considerazione.

IL CONSOLE ONORARIO
(Avv. Marco Ginesi)