03/02/2017 PESARO - LA CASSAZIONE DEMOLISCE L’ACCUSA DELL’INVASIONE RUSSA DI PESARO
Sette anni or sono la città di Pesaro fu attraversata da chiacchiere di paese che, ben presto, si estesero all’intero territorio regionale. Personalità importanti del governo russo si preparavano a sbarcare, quasi ad “invadere”, la città, precisamente colle San Bartolo dove avevano acquistato villa Rudas, di proprietà dell’ex manager di Luciano Pavarotti.

Avv. Marco Ginesi (oggi Console Onorario della Federazione Russa di Ancona) e l'AVV. Iacopo Casini Ropa.
Così si diceva nei bar e così scrivevano, quasi tutti i giorni, i quotidiani locali. Si favoleggiò di sottomarini, di elicotteri, di strade ampliate per consentire, dal mare, di salire fino alla villa, a mezzi pesanti (forse carri armati?).
Nella leggenda metropolitana c’entrarono tutti: dal Presidente Putin, di cui si annunciava la visita da un giorno all’altro, al Governatore di San Pietroburgo, al petroliere Abramovich, fino alla Banca Marche, successivamente finita nello scandalo delle quattro banche italiane sull’orlo del fallimento. Fu tirato in ballo, impropriamente, anche l’allora sindaco, Luca Ceriscioli, oggi Presidente della Regione.
Gli unici ad esprimere un certo scetticismo erano stati un giornalista de “Il Resto del Carlino”, il quale aveva scritto testualmente: “Forse quella dei russi è una storia che andrebbe azzerata e ricostruita”; il parlamentare Oriano Giovanelli (“Questa vicenda è una tempesta in un bicchier d’acqua”) e l’ex Presidente proprio del Parco, presunta vittima della minaccia invasiva, Luca Acacia Scarpetti, il quale tenne sempre una posizione minimalista e innocentista, di fronte, soprattutto, a palesi e gravi violazioni ambientali ed edilizie commesse nel Parco sotto gli occhi di tutti da anni senza che nessuno avessi mai trovato da ridire.
La cosa finì in Procura della Repubblica, la quale aprì un’indagine, con il coinvolgimento di tecnici di ogni ambito del sapere scientifico, sorvoli con elicotteri, ispezioni di vario genere, la quale si concluse con un rinvio a giudizio degli amministratori del Fondo Immobiliare russo proprietario del bene con ben sei capi di imputazione per reati ambientali diversi, nonché per frode processuale e violazione dei sigilli.
Il processo di primo grado, svoltosi a Pesaro, con difensori degli imputati gli avvocati Bruno e Marco Brusciotti, si concluse con severe condanne, come richiesto dalla pubblica accusa: tre anni di reclusione al rappresentante della società conduttrice e due anni e otto mesi al legale rappresentante del fondo proprietario dell’area. Il processo di appello fu affrontato ad Ancona con altri difensori (i legali accreditati presso il Consolato Onorario di Ancona avv. Iacopo Casini Ropa e Marco Ginesi) e con la richiesta della Procura della piena conferma della sentenza di primo grado. La sentenza decise per la prescrizione di quattro dei sei capi integranti ipotesi di natura contravvenzionale, nonché per l’assoluzione di un ulteriore capo di imputazione e per la rideterminazione della pena a un anno al rappresentante della proprietà e ad un anno e un mese al rappresentante della società conduttrice.
Infine la Cassazione. La Suprema Corte, sempre con gli imputati difesi dagli avv. Casini Ropa e Ginesi, ha praticamente demolito l’intero castello accusatorio così come disegnato dalla Procura, riqualificando l’unico reato ambientale residuo quale méra contravvenzione di cui ha dichiarato la prescrizione. In sostanza tutti i reati ambientali sono stati esclusi (mediante assoluzione) o ritenuti semplici ipotesi contravvenzionali, cioè reati lievi e quindi soggetti a prescrizione. E così la leggenda metropolitana ha avuto termine senza che il Colle San Bartolo subisse la minacciata invasione dei russi "guerrafondai".
Sergey RAZOV, Ambasciatore Straordinario e Ministro Plenipotenziario della Federazione Russa in Italia con Avv. Marco GINESI, Console Onorario della Federazione Russa di Ancona.
Офиц.аккаунт Посольства РФ в Италии и Сан-Марино/Account ufficiale dell'Ambasciata di Russia in Italia e San Marino/Embassy of Russia to Italy & San Marino
Chiese Ortodosse Russe in Italia